Mentre mi stavo organizzando il viaggio a Medellín sono entrato tramite Instagram in contatto con Simone Piccinni, un aretino che dopo i suoi 2 anni in giro per il mondo senza mai prendere l’aereo, ha deciso di tornare a vivere a Medellín.
Uno dei motivi è stato per aiutare Yenny Martínez e Andrés Castañeda , due straordinarie persone che aveva conosciuto lì, che avevano fondato nella Comuna13 l’associazione “Corporación sembrando paz y esperanza en las comunas” e la scuola di calcio “Deportivo sembradores de un nuevo futuro”.
In una delle zone più pericolose della città avevano comprato di tasca loro un piccolo spiazzo in cima alla collina, trasformandolo piano piano in un campo da calcio dove potessero i bambini trascorrere i pomeriggi giocando a pallone stando così lontani dai pericoli di strada di uno dei Barrio considerato fino a pochi anni fa il più pericoloso del Sud America .
Insieme a loro Simone ha fatto partire il progetto “aiutami a giocare” per cominciare a raccoglie fondi e donare a quei bambini un vero centro sportivo dove possano inseguire i loro sogni e imparare i valori che possano tenerli lontani dalla criminalità, crescendo al sicuro attraverso il gioco più bello del mondo.
Rimarranno per sempre nel mio cuore le emozioni che ho provato in quella giornata trascorsa con quei bambini, chiacchierando con loro vedendoli correre sorridendo mentre giocavamo a pallone insieme.
Ho anche rimesso i guanti da portiere dopo 10 anni che li avevo appesi al muro.
È importante che la gente sostenga Simone, Yenny, Andrés e questo progetto “aiutami a giocare” finanziariamente, con la raccolta fondi (https://growish.com/5c7721287fd05f79048b4569).
Perché è un sogno che vogliamo si realizzi per quei bambini …