Colombia, Medellín – day 5

Diario Medellín 15/8

Puntuale all’appuntamento con RealWalkingTour. Siamo una dozzina di giovani, io alzo di un po’ la media età 😝.


Il tour si tiene partendo dal Centro amministrativo di Alpujarra, la piazza principle degli edifici governativi. Tante spiegazioni mentre sostiamo all’ombra, visto il caldo e il sole, sulla storia e la politica di Medellin e della Colombia. Senza poter mai nominare lui, perché se anche la guida parla in inglese, la gente lo sentirebbe nominare. E molti ancori, ci spiega, sono grati a lui e quanto ha fatto in Colombia. Quindi Escobar oggi era Sauron (dal signore degli anelli).

Ci sposiamo poi all’impressionante Plaza Cisneros (alias Parque del las Luces o Lights Park) un ottimo esempio degli sforzi di rigenerazione che si sono succeduti negli ultimi anni a Medellín. Una volta era una piazza abbandonata che la gente locale evitava. Il governo ha deciso di cambiarla attraverso l’arte. Hanno installato oltre 300 alberi di luce alti più di 22 metri. Di giorno te lo godi poco ma immagino la sera che spettacolo sia.

Abbiamo poi passeggiato la zona commerciale El Centro della bellissima downtown. Piena di tutto! Bancarelle di strada, negozi, frutta, gente, poveri, zoccole, arte, polizia. Arriviamo poi alL’Iglesia de la Veracruz, vicino al quartiere a luci rosse di Medellín (dicono sia molto sfruttata per confessarsi subito dopo aver… )

Arriviamo nella splendida Plaza Botero con e le sue incredibili sculture circondate da vecchietti nelle panchine, venditori ambulanti, famigliole e noi turisti. È la parte più viva della città nel cuore del centro storico.

Nulla di pericoloso, la polizia è ovunque anche qui.

Chiuso il tour a San Antonio me ne torno in appartamento per una lavatrice e una bella telefonata a Vale 😍

Stesi i panni vado a prenotare il tour di domani a Guatape e poi riprendo la metro per andare street photo a Zig zag per il centro. Scendo per la prima volta a Prado, qualche km oltre la zona centrale della Candelaria.

Impressionante.

Poveri barboni sdraiati accanto ai teli su cui i venditori di strada poggiavano scarpe finte o vecchi oggetti, mente la gente con la 24h da ufficio passava accanto e la prostituta di turno adocchiava il gringo.

Tante foto ma con 8 occhi … non per avere più inquadrature ma più attenzione. Quindi zero con iPhone. Già una x-T3 in mano non era il massimo, due cose era peggio…

Raggiungo Parque Bolívar con ogni due per tre … vuoi cocaina, vuoi donna… e da lì di nuovo metro per andare a prendere ad Acevedo, nella zona più a nord la linea J della funivia per la zona di Santo Domingo.

Sempre impressionante. Baracche di solo mattoni e poche mura portanti. Qui basta uno starnuto altro che scossa per farle crollare.

Da lì su la vista della città è spettacolare.

Rientrato, pennica delle 19:00 e poi a cena per una buona pizza romana a due passi da casa.

Domani mi aspetta un tour dove devo anche portare il costume da bagno… vedremo come va.

Buenas Noches

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