Apro occhi alle 5 e non riprendi sonno. Un ora prima della sveglia porca paletta… Stamattina problemi wifi in albergo quindi niente letture on line. Pazienza posso farne a meno quindi rapida doccia e due passi a Bundi che è ancora nel mondo sogni.
Tutto chiuso, incrocio solo pellegrini… Incredibile ma ancora pochi clacson si sentono.
Siamo ancora con le luci per strada. Manca un po’ al sorgere del sole.

Cerco inutilmente qualcosa di aperto per fare colazione . Ho anche un po’ fame visto che ieri sera ho cenato light al volo. Rientro in albergo alle 6:00 e dalla terrazza scatto qualche foto alle prime luci dell’alba guardando il palazzo reale di Bundi. Prendo poi gli zaini preparati ieri e scendo giù ad aspettare il tuk tuk per la stazione…
Dopo una ventina di minuti arriviamo alla micro-stazione di Bundi. Chiedo alla biglietteria dove si fermerà la carrozza della seconda classe (così evito di correre lungo il treno con peso sulle spalle) e poggio gli zaini. Un paio di foto e, ovviamente anche un #selfie e aspetto assieme a un milione, più o meno di mosche.
Suona la campana!!!! Ricreazione?!? No arriva il treno che devo prendere pe Chittogarh!
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Oggi sono in S2 con posti a sedere e sono accanto al finestrino. Ops… Volevo dire sbarre. Il vetro non esiste. Perfetto però così non si muore di caldo e mi godo il viaggio guardando fuori il paesaggio.
Territorio tutto pianeggiante inizialmente pieno di risaie, poi roccia piatta con pascoli di mucche e gregge di capre seguite dai loro pastori. Ogni tanto qualche laghetto dovuto alle piogge monsoniche.
Comincio poi un pò a leggere anche perché il paesaggio e’ molto costante ma dopo una mezz’ora, vista la sveglia prima delle galline sento sonno e mi sdraio sui sedili con cuffie e un occhio chiuso e uno aperto per il timore che qualcuno possa frugare negli zaini.
A metà tragitto sale poi molta gente e mi rimetto a sedere. Uomini donne bambini di diverse etnie. (Uno di loro mi ha anche chiesto se volevo l’erba … Eppure ho faccia da bravo ragazzo io )

L’arrivo era previsto per le 10:50 ma avevo il timore di perdere la stazione e sono stato allerta da una mezz’oretta prima. So che semmai qui tardano i treni piuttosto che arrivare prima ma meglio esser prevenuti. Anche perché qui con questi treni regionali non avvisano tramite annunci a che stazione si sta per arrivare, e nelle stazioni di questi piccolo paesi in inglese e’ arduo trovare il nome della città nei cartelli.
Arrivato comunque puntuale a Chittogarth vado subito a lavarmi con il magico sapone a foglietti e poi a cercare un posto per pranzare prima del prossimo treno per Udaipur delle 13:20.
Uscito dalla stazione mi viene ovviamente chiesto più volte da diversi tuk tuk se voglio fare un giro al forte della città. (Peraltro leggendo guide molto ma molto bello). Ma con due zaini con me non potrei farci una visita, quindi sempre sorridendogli declino l’offerta e cerco un posto dove pranzare.
Mi sono lasciato convincere da un locale e sono entrato nel ristorante di un albergo davanti alla stazione.

Gran bel consiglio. Ottimo il lassi e buonissimo il Masala con formaggio di pecora, peperoni, cipolle rosse e spezie varie. Oltretutto servizio eccellente … Forse troppo prescioloso… Ti riempiva nuovamente il piatto il cameriere quando eri a un boccone da finire la porzione.
Tornato in stazione mi diverto a fare qualche foto e poi dopo un oretta ecco il treno.
La fortuna vuole che nella mia cuccetta sono solo quindi subito a gonfiare il cuscino, mettere lucchetti agli zaini, le cuffie nelle orecchie e buon riposo. Una bell’ora sdraiato sui sedili a recuperare un po’ di sonno.
Arrivato ad Udaipur puntuale mi aspetta per il pick up un tuk tuk dell’albergo.
Ora doccia e poi subito in giro per la città definita la più ‘romantica’ del Rajasthan! Cenerò a lume di candela … Solo! Uah uah uah

Preso il taxi dalla stazione, dopo 15′ in mezzo al traffico sono in albergo. Una frase fantastica detta dal tassista mentre parlavamo del traffico in India e’ stata: gli indiani guidano come i cammelli con bende laterali agli occhi! Verissimo!!!
Dopo check in, doccia e aver indossato la mise indiana/thailandese (pantalone preso a Bundi, maglia a Chang Mai lo scorso anno) esco per il primo giro a Udaipur. Bella, bella, bella!
Questa e’ una città pulita ed e’ davvero meravigliosa! Artisti di strada e negozi d’arte, palazzi antichi fantastici, sorrisi ovunque.

Un po’ di foto al tramonto e organizzo un giro in moto attorno a Udaipur nei villaggi per domani mattina. 3 ore in giro fuori città, nei villaggi delle etnie locali, io e Carlos, un ragazzo della catalogna che era li con me mente contattavamo il prezzo, dietro a due motociclisti locali.
Dopo un po’ di su e giù decido di cenare in albergo anche per cominciare ad affrontare il tema del 15 agosto… Loro festeggiano l’indipendenza io devo capire come fare i 500km che separano Udaipur dalla tappa successiva, Jaisalmer, visto che i treni non le collegano.
Ipotesi avanzata dal tour op locale e’ taxi con tappa a Kumbhalgarh a modiche 7000 rupie. Che per noi e’ una bazzecola (sono 90€ circa) visto che saranno 10 ore in taxi, ma qui e’ un cifrone considerando che il volo New Delhi-Varanasi mi è costato 4500 rupie.
Pensieroso se ok o sentire poi il giorno dopo altri tour op, vado a farmi la cena romantica a lume di candela in due… Io e la signora Canon. D’altronde avevano detto che questa e’ la città romantica
Poi a dormire presto per alzarmi all’alba domani e andare a far foto prima dell’appuntamento alle 8 con i motociclisti.
Buonanotte!