Cuba – il mio diario di viaggio: parte 1)

Nel Natale del 2015 mi sono fatto le vacanze zaino in spalla in solitaria a Cuba.

Ho recuperato il mio diario che scrivevo day by day mentre ero lì.

Lo ripubblico a puntate ora.

27 e 28/12

Ci siamo.

E’ arrivato il giorno di partire per 2 settimane in solitaria per Cuba.

Lo stato d’animo non è il massimo. Anzi per esser sinceri è proprio pessimo. Non mi va di partire.

Viaggiare da soli mi è sempre piaciuto, ma dopo 3 anni che lo faccio così, comincio a non apprezzare la cosa. Per questo viaggio in particolare anche perché starò davvero da solo, lontano da Damiano o amici in ‘rete’ perché sarà complicato trovare la rete wi-fi.

Dopo un po’ di chiacchiere con il fratellino e alcuni amici decido di andare.

L’auspicio e’ che atterrato all’Habana le cose cambino scoprendo un mondo nuovo, e come dicono in molti, bellissimo.

Mi capita nel volo Roma – Mosca un posto comodo al finestrino e con un sedile libero fra me e Lorenzo, un ragazzo di Teramo che sta andando a Santa Clara per tre mesi a trovare fidanzata.

Prendo subito sonno e riapro gli occhi mentre atterriamo su Mosca, città gigantesca.

Anche qui il tempo è bello, 6 gradi, tanti per questo periodo e la visibilità è incredibile con un bel vento che ci fa ballare un po’ mentre atterriamo.

Un paio d’ore di attesa e saliamo sul nostro Airbus A-330.

Aereo grandissimo con 8 posti per fila.

Il mio posto, sempre lato finestrino, stavolta è accanto a un bravo ragazzo, credo proprio cubano, ma ha odorino niente male e soprattutto sono strettissimi e vicinissimi i sedili e le ginocchia sbattevano su quello davanti.

Aspetto finiscano di salire i passeggeri e mi guardo intorno per capire se vi sono posti liberi. La fortuna è con me perché di corsa prendo il libro, io poggia collo per dormire e l’acqua che avevo tirato fuori dallo zaino già messo via, e corro a sedermi nel posto libero davanti all’uscita d’emergenza, senza nessuno accanto peraltro, così che allungo comodamente anche le gambe.

12:20 di volo per 5900km.

Mezza giornata praticamente.

Al decollo chiudo un po’ gli occhi, che riapro al momento della colazione.

Pessima. Mai mangiato così male in aereo, eppure ne ho presi tanti e con anche compagnie di paesi meno sviluppati. Verdure e pane ancora semi surgelati e lo stufato di manzo era grassissimo…. Vabbè pazienza. Comincio la mia dieta. Voglio tornare da Cuba con qualche kg in meno!

Fa un bel freddino in aereo e mi riappisolo poi sfruttando due copertine che metto dai piedi al collo.

Mi sveglio dopo 5 ore di volo. Sta sorgendo il sole dalla parte sinistra dell’aereo, io sono a destra, illumina solo la punta dell’ala ed è spettacolare il paesaggio con la luna piena … Credo siamo transitando sulla Groenlandia visto il paesaggio uniforme di neve e terra e ghiaccio.

Ovviamente oltre alle foto con iPhone ho tirato giù la Canon per farne di vere.

Un paio di film, MadMax e un thriller sul ramento di Mr. Heineken ad Amsterdam negli anni 80.

Il volo è lunghissimo… Di sicuro meglio che fare 3 scali ma Mosca – Habana 11 ore è davvero pesantino.

Cominciamo a sorvolare la Florida. Mancano 50′ e comincia l’avventura.

Mi sale un po’ di ansia. Sono sicuro che atterrando mi passa.

Fila lunghissima al controllo passaporti e visto

3 ore per prendere il taxi… Che era andato via e devo chiamare, con il telefono prestato gentilmente da un signore, ignatio il tour op a cui mi sono appoggiato.

Piano piano entriamo all’Habana nella carinissima casas particolares dove alloggerò stanotte prima di prendere domani mattina il treno per Baracoa.

Doccia e poi in centro a cercare la tessera ETECSA per navigare un po’ e mangiare qualcosa visto che sono a digiuno dalle 11:00

Hasta luego, ci leggiamo quando ritroverò rete 😁☺️

Diario 28-29/12: Habana e Baracoa

28/12 – Habana

Dopo aver fatto il check in e una bella doccia nella bella Casa dove alloggio mi dirigo subito lungo via Neptuno verso il Parque Central dove contavo di trovare banche e negozi per comprare la tessera Telefonica.

Ma ahimè qui le banche chiudono alle 14:30.

Comincio a chiedere in giro info e ho discreti problemi, visto che negli Hotel di lusso non vendono ai non clienti le tesserine, ne ti fanno il cambio degli euro.

Dopo quattro tentativi alla fine riesco a trovare l’hotel che mi fa il cambio e anche le tessere entrando di nascosto nel primo dove ero passato, dove quando avevo chiesto informazioni il consierge non mi aveva permesso di entrare perché ‘loro fanno cambio valuta e vendono tessere solo per ricchi clienti che alloggiano da loro’ … mi sono imbucato come se avessi una splendida camera in quel mega hotel di lusso.

Ne approfitto anche per cenare… alle 18:00 … ma avevo una gran fame visto che non mangiavo dalle 11 il cibo in scatolette preso nel volo intercontinentale.

Girovago poi per la parte vieja dell’Habana fortunatamente in bermuda e camicetta.

(mannaggia a chi mi va detto che la sera ci vuole il giacchetto … fa un caldo boja – con la j come per mojito!)

E proprio per rimanere a tema mojito, il primo me lo bevo alla bodeghita di Hamingway.

Devo dire di primo acchito che mi piace molto l’Habana. Perlomeno la parte vieja.

Torno alla casas, altra doccia e a dormire un ora prima dell’ ora in cui di solito metto a nanna Damiano … 20:30 😱☺️

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